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Patrizia Puliafito
DIRETTORE RESPONSABILE
Patrizia Puliafito
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2021: dove investire nel post Covid?

Redazione SalvaDenaro
Mercati difficili, inflazione, tassi , recessione

Il Covid ha cambiato il mondo, penalizzando o addirittura azzerando alcuni settori economici, avvantaggiandone altri e facendone spuntare di nuovi. Per capire dove orientare gli investimenti nel 2021 e nei prossimi anni, occorre analizzare i cambiamenti.

Quali sono i settori che escono dalla pandemia cambiati? Quali sono quelli più penalizzati? Quali domineranno la ripresa?  Gli economisti di Morningstar hanno valutato i dati e hanno fatto il punto.

Energie rinnovabili: cavallo vincente nel prossimo decennio.

Durante i mesi più critici della pandemia, marzo e aprile, in pieno lockdown, la domanda di elettricità e gas è calata nel mondo: negli Usa è diminuita del 5,8% (il più grande calo bimestrale in oltre 50 anni) e del 10% è scesa la la domanda da parte dell’industria.

In Europa, in base alle stime dell’IEA (l’Agenzia internazionale per l’Energia), nel primo trimestre del 2020 si è registrata  una contrazione  media del consumo di elettricità del 3,2%.

A livello globale si prevede un calo tra il 5% e il 10% per quest’anno. Il dato peggiore dal 2008-2009, quando la riduzione si è attestata al 5%.

Secondo gli analisti di Morningstar, tuttavia, i fondamentali dell’industria utility restano buoni e il  miglioramento della domanda nel secondo semestre 2020, dovrebbe escludere il rischio di una forte caduta degli utili societari. E’ anche confortante il  fatto che la gran parte delle aziende abbia confermato il proprio piano di investimenti futuri.In  particolare, si prevede in crescita  il segmento gas  che sarà trainato dallo  sviluppo delle infrastrutture.

Secondo gli analisti di Morningstar, tuttavia, nei prossimi dieci anni i cavalli vincenti saranno le  energie rinnovabili e le aziende che punteranno sull‘eolico offshore e le batterie su scala industriale.

Per il petrolio per quest’anno si stima un calo di circa 8 milioni di barili al giorno rispetto al 2019, dovuto alla riduzione dei viaggi e al fermo degli aerei,  ma si attende una ripresa della domanda ai livelli pre-covid nei prossimi due anni, perché lo smartworking e le teleconferenze, ridurranno, ma non azzereranno il pendolarismo e i viaggi d’affari.

“La domanda di petrolio dovrebbe riprendersi con la ripartenza dell’attività economica. Nel medio periodo,  per il petrolio qualità West Texas Intermediate (WTI) prevediamo un prezzo di 55 dollari al barile (60 dollari al barile per il Brent)”. Dice Dave Meats analista azionario di Morningstar.

Tecnologia: il più interessante megatrend d’investimento

La tecnologia che influenzerà tutti i settori, è  uno dei più interessanti megatrend d’investimento dei prossimi anni. Un trend già in crescita prima del Covid, a cui  il lavoro da remoto adottato durante la pandemia ha dato un’accelerata.

“Con la diffusione dello smartworking diventerà sempre più importante anche la cybersecurity che prevediamo in crescita del 9% nel prossimo quinquennio”. Afferma Brian Colello analista azionario di Morningstar .

Pronti al rimbalzo: industriali, immobiliare, automobilistico, infrastrutture, aerospaziale

La pandemia ha giovato al manifatturiero che  ha già registrato un rimbalzo e se ne prevede un altro  alla ripresa generalizzata  delle attività economiche.  “A beneficiare della risalita non saranno solo il manifatturiero, ma anche le costruzioni edili,  trainate dal rimbalzo del mercato immobiliare;  le infrastrutture; l’industria aerospaziale e le compagnie aeree”. Dice Brian Bernard di Morningstar.

Si prevede in ripresa anche  l’industria automobilistica che durante la pandemia ha sofferto. In particolare l’ottimismo riguarda i produttori di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e le tecnologie per sistemi di guida autonoma (ADS). Settori stimati in crescita fino al 2030 con un tasso medio annuo del 20%.

Materie prime: brilleranno prodotti chimici e litio

Nei prossimi anni, all’interno delle materie prime, gli analisti di Morningstar, prevedono una forte crescita dei prodotti chimici, in particolare del litio,  per effetto dell’attesa diffusione dei veicoli  elettrici, soprattutto in Europa e in Cina, già iniziata nel  terzo trimestre del 2020.

RIPRODUZIONE RISERVATA © 12 Gennaio 2021

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