Risparmio, investimenti finanziamenti
Patrizia Puliafito
DIRETTORE RESPONSABILE
Patrizia Puliafito
Patrizia Puliafito

Quale portafoglio per il secondo trimestre 2021?

Redazione
Il portafoglio risparmio investimenti

La ripresa economica post-Covid sarà diversa nelle varie aree geografiche: Usa, Europa, Cina. Dunque, come ribilanciare il portafoglio nel secondo trimestre 2021?

Il completamento del  programma di vaccinazione e gli stimoli fiscali e monetari dei Governi e delle Banche Centrali,  sono i fattori chiave della ripresa economica post-Covid che, comunque, sarà diversa nelle aree geografiche.

Riportiamo la visione di Christopher Hogbin, Head of Equities di AllianceBernstein e i suoi consigli per la costruzione del portafoglio del secondo trimestre 2021.

Scenario globale

Pensiamo che l’economia globale sia all’apice di un nuovo regime più inflazionistico. La Federal Reserve degli Stati Uniti (Fed), per il momento, sembra sorprendentemente rilassata rispetto all’aumento dei tassi obbligazionari, ma potrebbe cambiare rotta se il mercato azionario dovesse andare sotto pressione. Gli Usa, comunque, dovrebbero continuare a sostenere il dollaro contro l’euro e lo yen.

Differente è la posizione delle banche centrali delle altre economie avanzate che continueranno a respingere con forza l’aumento dei rendimenti obbligazionari.

Negli Usa: prevista crescita robusta 

La riapertura delle attività dalla pandemia unitamente agli interventi  fiscali e monetari dovrebbe tradursi in tassi di crescita che non si vedevano da decenni. Ci aspettiamo che la crescita economica raggiunga il 6,5% nel 2021 e il 4,6% nel 2022.

La rapida crescita potrebbe accelerare l’inflazione. La crescita, tuttavia, rimane ancora al di sotto del livello pre-crisi, anche perché sono ancora 10 milioni le persone senza lavoro. Questo dovrebbe mantenere bassi i prezzi nel medio termine.

I prezzi saliranno nel breve termine per effetto della presumibile domanda forte  per effetto dei sostanziosi sostegni finanziari elargiti ai consumatori dall’amministrazione statunitense e un mercato del lavoro in ripresa che dovrebbe aumentare i redditi.

Dal lato dell’offerta, tuttavia, potrebbero registrarsi dei rallentamenti che potrebbero far salire i prezzi per un certo periodo di tempo. Si tratterà, tuttavia di un aumento  a breve termine.

Europa: crescita più debole

L’aumento dei casi di COVID-19, probabilmente ritarderà la riapertura delle economie in Europa. Dunque, le prospettive di crescita nell’Eurozona restano deboli. La produzione non dovrebbe raggiungere i livelli pre-pandemici fino al 2022.

Fattori temporanei, negli ultimi mesi, hanno spinto l’inflazione, ma le pressioni inflazionistiche rimangono deboli, dovrebbero attestarsi  all’1%, in linea con il trend pre-crisi, ma ben al di sotto delle previsioni.

Per evitare un prematuro inasprimento delle condizioni finanziarie,  vitali saranno gli interventi della Banca Centrale Europea, ovvero: continuare il programma di acquisto dei titoli di stato, pronta, se necessario, ad aumentarne la quantità per mantenere bassi i rendimenti delle obbligazioni .

Cina: dopo un solido slancio, potrebbe rallentare 

Nonostante in gennaio e febbraio di quest’anno l’economia cinese  abbia avuto un solido slancio, è probabile che adesso subisca un rallentamento per effetto della riduzione della domanda globale delle esportazioni e per il completamento della campagna vaccinale che permetterà la ripresa dei servizi a scapito dei beni di consumo. E’, quindi, probabile che la Cina e tutta l’area Asiatica subiscano l’influenza dei venti di cambiamento.

Come ribilanciare il portafoglio

Nonostante un ritorno dell’inflazione non sia il nostro scenario, nel lungo termine è importante prevedere una diversificazione della  componente azionaria del portafoglio con titoli che reagiscono in modo diverso di fronte al ritorno dell’inflazione.

Nella scelta vanno considerati:

  • gli effetti della pandemia sui fondamentali delle azienda.

Occorre valutare rigorosamente il singolo titolo con lo stock picking

I settori che tendono a performare meglio quando l’inflazione sale sono:

  • immobiliare
  • materie prime
RIPRODUZIONE RISERVATA © 12 Aprile 2021

Newsletter