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Bonus e Superbonus: cosa è cambiato

Casa Bonus e superbonus SalvaDenaro

Con il decreto legge n.11 del 16 febbraio 2023, entrato in vigore il 17/02/2023 è stato cancellato il superbonus 110% per chi non ha ancora presentato il Cilas (documento di inizio lavori).  Ovvero è stato cancellata la Cessione del Credito, e di conseguenza è cessato di esistere lo Sconto in Fattura.

Restano valide le detrazioni dalle imposte del 90% 70% 65% Si attendono notizie sulle cessioni del credito per chi ha già presentato cilas e iniziato lavori. Riepiloghiamo le nuove norme partendo da quelle relative al superbonus (energetico e sismico).

Bonus 110%

1 Condomini:  l’agevolazione  110% resta valida fino al 31 dicembre di quest’anno per chi ha già presentato la Cilas.

2 Edifici plurifamiliari a proprietà unitaria con un minimo di due e un massimo di quattro appartamenti le norme sul superbonus 110% si equiparano ai condomini, senza bisogno di delibere assembleari

Per chi non ha presentato la Cilas restano valide le detrazioni dalle tasse:

Per chi deve  ristrutturare casa o cambiare la caldaia o vuole investire in un nuovo impianto di produzione di energia rinnovabile, gli incentivi statali continuano ad essere un valido supporto, perché consentono, anche se su un periodo di tempo più lungo  di abbattere il costo totale dell’intervento.

La spesa  dovrà essere anticipata ma potrà essere detratta dalle tasse in 10 quote:

3 Case indipendenti e quelle assimilate (come le villette a schiera o le residenze con ingresso e impianti autonomi negli edifici condominiali) il requisito temporale rimane quello già previsto:

Situazioni particolari:

Come risolvere la cessione del credito

Il decreto Aiuti IV  prevede la  possibilità di effettuare un passaggio in più per i crediti:

 Il decreto del 16 febbraio

Con il decreto legge emanato il 16 febbraio si sono però aggiunte nuove limitazioni. Le cessioni sono possibili solo per i lavori del Superbonus per cui sia stata presentata la Cilas o la richiesta di autorizzazione edilizia prima del 17 febbraio 2023 (data di entrata in vigore del decreto); per le opere agevolabili con gli altri bonus la data discriminante è sempre quella del 16 febbraio. Entro quel giorno deve essere presentata la Cila o al richiesta di autorizzazione edilizia. Non è chiaro invece come sarà determinato l’inizio lavori per i lavori (ad esempio il cambio di infissi o di una caldaietta) quando non è prevista la comunicazione al comune.

Tempi e aliquote dei bonus non vengono modificati ma siccome l’unica modalità per usufruirne è quella del rimborso fiscale e quindi è necessario anticipare tutta la somma, è ovvio lavori di importo rilevante ne saranno fatti ben pochi da chi non può più usufruire della cessione del credito.

Riqualificare vuol dire: Investire nel Risparmio

Una nuova caldaia o un impianto fotovoltaico si ripagano  nel giro di pochi anni, grazie ai risparmi sulle bollette di luce e gas. Per questo motivo, l’intervento di riqualificazione deve essere visto come un vero e proprio investimento.

Negli ultimi mesi, infatti, la crisi energetica ha mostrato chiaramente che chi ha investito soldi nelle rinnovabili ad uso domestico o ha investito in riqualificazione energetica è stato meno intaccato dalle bollette pazze, riuscendo a garantire maggiore serenità economica alla propria famiglia.

Il ricorso al finanziamento bancario per investire sull’efficientamento della casa torna ad essere la principale opzione praticabile per i cittadini.

Gli altri bonus

 

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