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Caro-bolletta difendiamoci: #siamoinbolletta

bonus ed ecobonus cosa cambia 2024 2025

Con la guerra Ucraina-Russia luce e gas aumenteranno ulteriormente. Difendiamoci e aderiamo alla campagna #siamoinbolletta promossa dall’Unione Nazionale Consumatori

Al via la campagna #siamoinbolletta promossa dall’Unione Nazionale Consumatori

Il Governo ha stanziato 5,5 miliardi contro il caro bollette, come intervento diretto su famiglie e imprese, ma per il secondo trimestre. Iniziative  comunque insufficienti secondo l’Unione Nazionale dei Consumatori.

Se poi si toglie quanto destinato ai bonus sociali, riservato a una esigua minoranza di famiglie, 2,5 milioni di nuclei per l’elettricità e 1,4 milioni per il gas, l’aiuto scende ad appena 2,2 miliardi.

Non solo, ma vengono disperse le poche risorse in mille rivoli, facendo interventi a pioggia a favore di Comuni, imprese energivore, famiglie, finendo per scontentare tutti, invece di concentrare lo stanziamento sulle famiglie che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese.

Il Governo doveva fare uno scostamento di bilancio per affrontare questa emergenza nazionale, invece di stanziare una cifra irrisoria rispetto al reale fabbisogno.

Se l’obiettivo, condivisibile, era salvaguardare il potere d’acquisto delle famiglie, bisognava intervenire ora, non da aprile a giugno quando i caloriferi saranno spenti” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Quanto ai 700 mln per regioni e enti locali, è un affronto aiutare i Comuni, non solo perché hanno le risorse per gestire l’emergenza, ma perché chiedono soldi allo Stato invece che alle loro partecipate che, da Milano a Roma, stanno incassando utili su utili. Presi in giro poi gli italiani che in questo momento non sanno come fare per pagare le bollette, visto che questo decreto riguarderà solo le bollette da aprile a giugno, quando i caloriferi saranno spenti. Per questo invitiamo gli italiani a protestare, pubblicando sui social il loro appello al Premier Draghi con l’hashtag #siamoinbolletta”aggiungono dall’Unione Nazionale dei Consumatori.

La campagna social #siamoinbolletta

L’Unione nazionale dei consumatori invita ad aderire alla campagna social #siamo in bolletta pubblicando il vostro appello al Premier Draghi con l’hashtag 

“In questo momento di difficoltà le famiglie che non ce la fanno a pagare le bollette purtroppo possono solo chiedere di rateizzare i pagamenti, come previsto dalla Legge di Bilancio. Invitiamo i consumatori a non autoridursi le bollette, un’azione che rischia di diventare un pericoloso boomerang.

Si tratta di cose che andavano di moda negli anni ’70, mezzo secolo fa: altri tempi e altre regole! Infatti è bene sapere che se non si paga entro la scadenza della fattura, salvo si aderisca al piano di rateizzazione previsto dalla Legge di Bilancio, si finisce solo per pagare bollette ancora più pesanti, gravate dagli interessi di mora più le spese. Si può persino rischiare il distacco della fornitura. Insomma, si cadrebbe dalla padella alla brace.

Quello che può fare il consumatore, invece, è verificare se il proprio gestore offre condizioni più favorevoli rispetto a quanto previsto dall’art 1 comma 509 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 e dalla delibera di Arera n. 636/21, misure vergognose rispetto alla gravità della situazione. Non per niente molte aziende, responsabilmente, anche a seguito di nostre richieste, hanno attivato delle soluzioni migliorative: A2a, Acea, Edison, Enigaseluce, Hera, Illumia, Iren” Spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Si invitano i consumatori a protestare pubblicando sui social

 Di seguito le regole per rateizzare previste dalla Legge Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234) e, nello specifico, dall’art 1 comma 509:

Come funziona la rateizzazione delle bollette previste dalla legge di bilancio 2022

In caso di inadempimento del pagamento delle fatture emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 30 aprile 2022 nei confronti dei clienti finali domestici di energia elettrica e di gas naturale, gli esercenti  sono tenuti a offrire al cliente finale un piano di rateizzazione di durata non superiore a dieci mesi, che preveda il pagamento delle singole rate con una periodicità e senza applicazione di interessi a suo carico, secondo le modalità definite da Arera che sono:

In pratica il consumatore che riceve una maxi bolletta (o comunque una fattura che non può pagare) deve aspettare la scadenza per richiedere la rateizzazione nel momento in cui il suo fornitore gli manderà un sollecito di pagamento.

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