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Patrizia Puliafito
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Caro Spesa: luce, gas, olio, burro, pasta

Redazione
carrello della spesa

Gas +62,5%, luce +62,1%, Gpl e metano +41,1% Olio +19,9%, vegetali freschi +13,5%, burro +10,8%, pasta +10%. Questi sono i maggiori rincari di gennaio 2022 elaborati dall’Unione Nazionale Consumatori su dati Istat.

Carrello della spesa: i prodotti più cari

L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat e stilato una classifica dei maggiori rincari del carrello della spesa

Prodotti non alimentari:

Con un + 62,5%  rispetto a gennaio 2020, si piazza in cima alla classifica il Gas naturale e di città. L’aumento tradotto in euro significa un aumento della bolletta pari a 407 euro su base annua.

Al secondo posto l’Energia elettrica, +62,1%, con un rialzo annuo pari a 382 euro. Una stangata complessiva pari a 789 euro (vedi nota sotto)

Medaglia di bronzo gli Altri carburanti per mezzi di trasporto privati (gpl, metano, ricarica elettrica), con un +41,1%.

Seguono: Gasolio per riscaldamento (+21%),  Gasolio per mezzi di trasporto (+20,2%), Benzina (+18,9%);

Tra i non energetici: apparecchi per la telefonia fissa (+17,2%); apparecchi per riscaldamento; condizionatori d’aria (+16,2%); lezioni di guida, esami, patenti e controlli tecnici dei veicoli con +16,1%, legato al balzo della tariffa di revisione dei veicoli che dal 1° novembre 2021 è passata da 45 a 54,95 euro che dimostra il fallimento della decisione di introdurre il bonus veicoli sicuri per consentire di richiedere il rimborso di 9,95 euro, a compensazione dell’aumento.

Turismo: non va meglio a quei pochi che decidono di andare in ferie o in settimana bianca.

Chiudono la classifica dei prodotti che hanno subito i maggiori rincari i servizi legati alle vacanze:  rincarano del 16% i pacchetti vacanza nazionali e dell’11,6% alberghi, motel, pensioni e simili.

Prodotti alimentari:

In testa alla top 20 dei prodotti alimentari ci sono gli Olii, quello d’ oliva costa il 19,9% in più rispetto a un anno fa.

Seguono i vegetali freschi: patate con +13,5%; burro, che vola del 10,8%;  pasta, che svetta del 10%.

Seguono   i frutti di mare freschi o refrigerati con un incremento dell’8,4%;  la farina con +6,7%: frutta fresca o refrigerata (+5,5%); pesce fresco o refrigerato (+5,1%); margarina (+4,9%) e in decima posizioni si trovano i succhi di frutta (+4,8%).

I vegetali non si salvano nemmeno se sono surgelati e si collocano in undicesima posizione con +4,3%.

La carne più rincarata è quella ovina e caprina (+4,2%), che batte la carne macinata, wurstel, salsicce (al 16° posto con +3,6%), il coniglio, la carne equina (+3,4%) e il pollame (18° con +3,2%).

Salgono, anche il latte conservato (+3,7%), il pane e lo zucchero (entrambi a +3,6%). Chiudono la top 20 patate (+3,2%), acque minerali (+3%) e riso (+2,9%).

Le buone notizie. Nessuna speculazione sul caffè, che segna un aumento del 2%, la metà rispetto alla media dei prodotti alimentari. Bene anche il latte fresco intero (+1,1%).

L’inflazione corre

L’inflazione a +4,8% è un record che non si registrava da un quarto di secolo, dall’aprile del 1996. La colpa è dei beni energetici, ossia luce, gas e benzina, senza i quali oggi l’inflazione di gennaio sarebbe pari solo all’1,8%, quasi 2,7 volte meno.

Oltre agli effetti diretti, il caro energia e carburanti determina rincari indiretti per via dei maggiori costi di produzione e di trasporto.

Anche per questo i prodotti alimentari hanno segnato un’impennata dal +2,8% di dicembre al 4% di gennaio.

Come i rincari si traducono sul bilancio familiare

Considerando sia i prodotti alimentari, sia le bevande analcoliche, l’inflazione di questa divisione, pari a +3,8%,

  • per una famiglia con due figli, si traduce in un aumento del costo della vita pari a 284 euro su base annua
  • per una coppia con 1 figlio l’aggravio di spesa è pari a 256 euro

“Di fronte a questi rincari, – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, –  è urgente un nuovo intervento del Governo sulle bollette di luce e gas di questo trimestre e una riduzione delle accise sui carburanti di almeno 20 centesimi, sterilizzando i rialzi in corso.

 

Nota

I dati non sono confrontabili con quelli relativi al mercato tutelato basato sui consumi della famiglia tipo secondo la definizione di Arera ovvero per consumi di 1.400 metri cubi annui di gas e di 2.700 kWh all’anno di energia elettrica con potenza impegnata di 3 kW, sia perché cambia il periodo di riferimento, sia perché in questo caso il calcolo si basa sulla spesa media della famiglia secondo i dati Istat e non sui prezzi decisi da Arera trimestralmente.

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Top ten rincari annui di gennaio 2022 : luce, gas, carburanti, telefonia, caldaie, condizionatori, lezioni guida, manutenzione veicoli, alberghi, pacchetti vacanze

N  Prodotto Rincari annui
1 Gas naturale e gas di città 62,5
2 Energia elettrica 62,1
3 Altri carburanti per mezzi di trasporto privati (gpl, metano, ricarica elettrica) 41,1
4 Gasolio per riscaldamento 21
5 Gasolio per mezzi di trasporto 20,2
6 Benzina 18,9
7 Apparecchi per la telefonia fissa 17,2
8 Apparecchi per riscaldamento, condizionatori d’aria 16,2
9 Lezioni di guida, esami, patenti e controlli tecnici dei veicoli 16,1
10 Pacchetti vacanza – nazionali 16
11 Alberghi, motel, pensioni e simili 11,6
Top 20 rincari annui di gennaio 2022 – prodotti alimentari

N  Prodotto Rincari annui
1 Oli alimentari (diversi da olio di oliva) 19,9
2 Vegetali freschi diversi da patate 13,5
3 Burro 10,8
4 Pasta (fresca e secca) 10
5 Frutti di mare freschi o refrigerati 8,4
6 Farina 6,7
7 Frutta fresca o refrigerata 5,5
8 Pesce fresco o refrigerato 5,1
9 Margarina e altri grassi vegetali 4,9
10 Succhi di frutta e verdura 4,8
11 Vegetali surgelati diversi da patate 4,3
12 Carne ovina e caprina 4,2
13 Gelati 4
14 Olio di oliva 3,9
15 Latte conservato 3,7
16 Pane 3,6
16 Altri preparati a base di carne (carne macinata, wurstel, salsicce) 3,6
16 Zucchero 3,6
17 Altre carni (coniglio, carne equina) 3,4
18 Pollame 3,2
18 Patate 3,2
19 Acque minerali 3
20 Riso 2,9

RIPRODUZIONE RISERVATA © 11 Febbraio 2022

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