Risparmio, investimenti finanziamenti
Patrizia Puliafito
DIRETTORE RESPONSABILE
Patrizia Puliafito
Patrizia Puliafito

Bonus e Superbonus110%: come cambiano le regole

Gino Pagliuca
Bonus Ecobonus SismaBonus SalvaDenaro

Bonus e Superbonus110% sono stati prorogati ma cambiano regole. Norme più restrittive per la cessione del credito all’impresa. E’ diventato più difficile ottenere i bonus per chi vuol fare i lavori in casa. Da un lato sono cambiate le regole per qualche agevolazione e soprattutto sono diventate molto più restrittive le norme che regolano la cessione del credito all’impresa (il cosiddetto sconto in fattura) o a una banca. Il caro materiali sta mettendo a rischio molte operazioni in corso e ancora di più quelle future. Ma andiamo con ordine.

Superbonus al 110%

Le regole per ottenere il superbonus legato all’efficientamento energetico e al sismabonus non sono cambiate. Sono stati protratti i tempi: per le case indipendenti c’è tempo fino al 31 dicembre 2022, a condizione che al 30 giugno risulti effettuato il 30% dei lavori. Il termine del 30 giugno però potrebbe essere a sua volta protratto.

Per le abitazioni in condominio c’è tempo fino al 31 dicembre 2023. Per queste abitazioni nel 2024 l’agevolazione scende al 70%, nel 2025 al 65%. Solo per le residenze situate nei comuni terremotati il bonus resterà al 110% fino a tutto il 2025. Da quest’anno il 110% si spalma su quattro annualità fiscali e non più su cinque

Bonus facciate

Il bonus facciate è stato prorogato solo di un anno e non è più al 90% in 10 anni ma al 60%. Questa agevolazione non prevede tetti massimi di spesa e nella versione originaria non prevedeva di fatto nessun controllo. Il risultato è stata una serie di truffe milionarie fatte chiedendo la cessione del credito senza mai fare i lavori o su lavori fatti a prezzi del tutto sproporzionati. Ora come vedremo non è più possibile.

Ecobonus e sismabonus

Per quanto riguarda gli altri bonus; e cioè l’ecobonus e il sismabonus ordinari e il bonus ristrutturazione non cambiano le regole, sono stati tutti prorogati fino al 2024. Stessa proroga per il bonus arredi, però sono cambiati i tetti di spesa. Nel 2021 erano 16mila euro, nel 2022 si scende a 10mila e dal 2023 a 5.000.

Il nuovo bonus barriere architettoniche

È stato introdotto, solo per il 2022, un nuovo bonus relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche (installazione di rampe, ascensori, sistemi di automazione per chi ha problemi di mobilità ecc), che dà diritto a un’agevolazione del 75% in cinque anni su un tetto di 50mila euro per le case indipendenti, di 40mila per le case nei condomini fino a 8 unità e di 30mila per i condomini più grandi.

Cessione del credito

Come dicevamo sono cambiate in senso molto più restrittivo le norme sulle cessioni del credito: se il committente cede il credito a un soggetto (di norma è una banca ma potrebbe essere in teoria chiunque) questi potrà cedere il credito solo a una società vigilata (banca, assicurazione, finanziaria iscritta all’albo) e questa a sua volta potrà effettuare una sola cessione a un’altra società vigilata e qui comunque la catena si interrompe. Schema simile se il committente invece che cedere a un terzo opta per lo sconto in fattura dall’impresa che effettua i lavori. Questa potrà cedere solo a un soggetto vigilato e questi a un altro soggetto vigilato, poi basta.

Il visto di conformità

Si amplia l’obbligo del visto di conformità, cioè l’attestazione di un professionista abilitato che tutte le opere sono fatte a regola d’arte e che le spese effettuate sono congrue. Nel superbonus per l’efficientamento energetico ora è obbligatorio non solo se si cede il credito (lo era anche prima) ma anche se si chiedono direttamente i soldi al Fisco, si è esentati solo se si presenta la dichiarazione dei redditi precompilata o se la dichiarazione è compilata dal sostituto di imposta (di solito il datore di lavoro). Il visto è obbligatorio senza eccezioni per il superbonus legato al consolidamento antisismico e diventa obbligatorio (prima non lo era) per la cessione del credito nell’ecobonus, nel bonus barriere architettoniche e per il bonus ristrutturazione, a meno che non riguardi lavori che si possono compiere senza autorizzazione comunale o siano di importo inferiore a 10mila euro. Per il bonus facciate il visto è obbligatorio in tutti i casi di cessione, senza eccezioni.

Maggiori costi

L’obbligo del visto di conformità (che ha un costo di alcune centinaia di euro) e la stretta sulle regole per le banche rende meno conveniente la cessione. A tutto questo si aggiunge l’aumento esplosivo dei materiali da costruzione e delle materie prime. Un consiglio: prima di dare il via ai lavori meglio pensarci bene.

RIPRODUZIONE RISERVATA © 24 Marzo 2022

Newsletter