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Patrizia Puliafito
DIRETTORE RESPONSABILE
Patrizia Puliafito
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Merkel: l’impatto sui mercati e sull’Euro.

Redazione
Elezioni tedesche: mercati ed euro attendono futuro governo

Merkel: quale sarà l’impatto sui mercati e sull’Euro? Riportiamo il parere di gestori e strategisti di primarie case di gestione.

Ecco il parere di Marco Piersimoni, Senior Manager di Pictet Asset Management

Il risultato sopra le attese di Alternative für Deutschland (AdF), riporta in auge le retoriche nazionaliste che in Europa sembravano sopite. La frangia anti-europeista tedesca che ha al momento oltre il 12% delle preferenze è un segnale forte nel Paese che più ha beneficiato dell’euro finora. I mercati stanno reagendo in maniera assolutamente composta, con l’euro che si è leggermente indebolito, i future sulla Borsa e gli spread praticamente invariati.

La strada verso la coalizione tra partiti sembra obbligata. Ci sarà senza dubbio una maggioranza parlamentare in grado di sostenere Angela Merkel, ma si tratterà di un’alleanza frastagliata che esporrà il fianco su diversi temi, non solo quello europeo

Tanto più che l’Italia, il cui ruolo in Europa non è da sottovalutare, la spinta anti-euro non ha mai perso mordente.

I tanto agognati Eurobond non saranno privi di condizioni: sarà prima necessario che i conti pubblici siano in salute e che sia spezzato il legame tra salute delle banche e salute degli Stati, elemento da sempre discriminante per l’Italia.

Ecco il parere di Nick Clay, gestore del BNY Mellon Global Equity Income Fund

L’economia della Germania è stata tra le principali beneficiarie del progetto europeo e del pacchetto di stimoli lanciato dalla Cina nel 2016. Non sorprende, dunque, che Angela Merkel sia stata rieletta. Tuttavia l’ottimismo dei mercati nell’interpretare il risultato del voto tedesco potrebbe essere prematuro.

Gli investitori sembravano convinti che la vittoria di Macron in Francia avesse segnato la fine dell’ascesa dei partiti populisti e che il panorama politico fosse in via di  normalizzazione. Secondo tale visione, la Brexit non sarebbe stata che un incidente di percorso, un caso isolato. Crediamo che questa sia una convinzione erronea, come dimostrato  dal risultato migliore del previsto ottenuto dal partito di estrema destra AfD.

Riteniamo che sia pericoloso interpretare la rielezione di Angela Merkel come la fine del populismo in Europa, così come sarebbe pericoloso ritenere che le elezioni in Italia nel 2018 e il potenziale voto in Catalonia siano privi di rischi.

Il parere di Paul Hatfield, Global Chief Investment Officer di Alcentra (BNY Mellon IM)

I mercati si aspettavano che queste elezioni permettessero ad una cooperazione Merkel-Macron di fornire ulteriore sostegno all’Euro con conseguenti vantaggi per i mercati azionari europei, ma il coinvolgimento dell’AfD adesso potrebbe condizionarla. Recentemente i bund tedeschi erano stati più allineati ai treasury americani e questa tendenza sembrava destinata a continuare, ma questo risultato potrebbe far si che la differenza di rendimento duri un po ‘più a lungo.

Il parere di Maria Paola Toschi, Market Strategist di J.P. Morgan Asset Management.

L’impatto sui mercati a breve potrebbe essere limitato, soprattutto per l’assenza di visibilità sulla formazione della coalizione. E’ quindi probabile che ci sia un seguito che potrebbe rivelarsi più importante per i mercati rispetto alle elezioni stesse rappresentato dalle consultazioni politiche per la formazione del governo. Un punto di attenzione per l’Europa sarà vedere chi sarà il nuovo Ministro delle Finanze, se sarà o meno confermato Schauble, figura molto popolare in Germania per il suo approccio fermo nei confronti delle richieste europee, o meno.

Per i mercati, il tema della crescita resta dominante soprattutto in Germania dove gli ultimi dati confermano il quadro di un’economia in piena occupazione e improntata ad un solido sviluppo.

Auspicabilmente, un nuovo periodo di stabilità politica potrebbe portare a riflettere sulle posizioni della Germania sui temi del surplus delle partite correnti e di bilancio che al momento attuale non contribuiscono ad alimentare crescita in Europa e riguardo ai quali si si è auspicato un approccio più espansivo”

Il parere di Peter Rosenstreich, Head of Market Strategy e Yann Quelenn, analista di  Swissquote

Il prossimo governo tedesco, che verrà guidato per la quarta volta consecutiva dalla Cancelliera Angela Merkel, è chiaramente un Esecutivo a favore dell’Unione Europea, sebbene rappresentanti di forze politiche di estrema destra e sinistra abbiano conquistato numerosi seggi in Parlamento. L’alleanza politicamente più verosimile potrebbe essere costituita da Unione CDU-CSU, Partito Liberaldemocratico e Verdi (sostenitori, questi ultimi, degli stability bond a supporto dell’euro e che potrebbero contribuire alla soluzione di molte incertezze circa il finanzamento dell’Unione).
Pertanto possiamo affermare che la posizione della Germania, insieme alle riforme strutturali perseguite dal Presidente francese Macron, offre un contesto positivo agli investitori europei.
Nonostante le incognite, continuiamo a credere che l’Euro possa apprezzarsi nel breve termine soprattutto nei confronti del Franco svizzero, che rimane il nostro trade preferito in questo momento, tanto che approfittiamo di ogni calo per effettuare nuovi acquisti.
Se da una parte la politica ci offre uno spunto di investimento, non dimentichiamo che i mercati continuano ad essere molto più influenzati dalle decisioni di politica monetaria delle banche centrali che non dai rischi geopolitici presenti attualmente. Infatti ora vendono oro poiché si stanno affidando al fatto che la Fed voglia limitare la riduzione di bilancio attesa. Per tale motivo per noi è il momento giusto per ricaricare le nostre posizioni sull’oro. Riteniamo infatti che l’ottimismo riguardante la Fed sia eccessivo, soprattutto alla luce delle cocenti delusioni registrate in passato. Le banche centrali devono garantire la stabilità dei prezzi, un compito estremamente ambizioso quando lo si debba combinare all’opera di riduzione di un enorme debito pubblico. Sarà molto difficile interrompere gli acquisti del Quantitative Easing senza infastidire i mercati pertanto crediamo che l’oro in questo momento sia davvero a sconto.
RIPRODUZIONE RISERVATA © 25 Settembre 2017

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